In molti articoli abbiamo già evidenziato lo stretto legame tra l’inquinamento e moltissime malattie, in particolare respiratorie, cardiovascolari e tumori.

L’incidenza di queste malattie a livello globale non solo abbassa la qualità della vita delle persone che abitano in zone con elevati tassi di inquinamento, ma provoca una diminuzione dell’aspettativa di vita. Anche solamente aumentare la qualità della vita sarebbe un motivo sufficiente per prendere in considerazione l’inquinamento nelle decisioni sia da parte dei politici a livello globale, sia da parte di tutti noi a livello personale; figuriamoci aumentare la durata e le nostre aspettative di vita.

Il messaggio più importante che dovrebbe essere chiaro è che i livelli di inquinamento sono dati reali e misurabili e non variabili astratte, per cui se i dati epidemiologici hanno mostrato una correlazione con la diminuzione dell’aspettativa di vita, di conseguenza vivere in un luogo inquinato ci esporrà sicuramente a delle conseguenze negative per la nostra salute. Possiamo fare un paragone simile: se mi butto dal balcone non è che forse cadrò, ma sicuramente cadrò, poi posso farmi più o meno male. Allo stesso modo, se sono esposto ad alti livelli di inquinamento non è che forse avrò delle conseguenze ma avrò sicuramente delle conseguenze che possono essere più o meno gravi.

Aspettativa di vita dovuta all'inquinamento

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha quantificato una diminuzione dell’aspettativa di vita di almeno 1 anno come media tra tutti i paesi europei. Dato che arriva fino a 22 mesi persi se consideriamo 25 grandi città europee. Se moltiplichiamo questi dati per il numero di abitanti europei otteniamo un numero enorme di anni di vita persi. Gli stessi dati mostrano che in 357 città europee, almeno l’83% degli abitanti nel 2019 è esposto costantemente ad elevati livelli di PM10. A livello globale la situazione è anche peggiore soprattutto in alcuni paesi come Cina, India, Nepal, Pakistan e Bangladesh dove è concentrato un quarto della popolazione mondiale.

A livello mondiale, la diminuzione dell’aspettativa di vita è stata quantificata in circa 1,9 anni, che pone l’inquinamento come causa di morte superiore al fumo di tabacco, all’abuso di alcool e droghe, incidenti stradali o eventi violenti ed addirittura al COVID-19. Con la grande differenza che per il COVID-19 sono stati mobilitati un numero enorme di miliardi di dollari di risorse ed ormai il problema delle pandemie virali è diventato un tema prioritario nelle agende dei capi di stato di tutto il mondo e nella vita quotidiana di tutti noi, mentre per l’inquinamento vengono spese pochissime risorse in nome del sempre maggiore profitto economico.

In conclusione dobbiamo considerare l’inquinamento come uno dei fattori su cui basare le nostre scelte per il futuro, in particolare le polveri sottili PM2,5 sono il tipo di inquinante che mostra un impatto maggiore sulla aspettativa di vita. Proteggerci con un purificatore dotato di filtri HEPA di classe ospedaliera e certificati secondo la normativa EN1822 è l’investimento più concreto che possiamo fare per la nostra salute.

 

BIBLIOGRAFIA