Questa guida affronta il tema dell’inquinamento dell’aria in ambienti interni ed esamina tutti gli aspetti da considerare per proteggersi dalle sostanze dannose presenti nelle nostre case, negli uffici e in automobile. Scopri come misurare il livello di inquinamento dell’aria e come purificarla nei cinque capitoli della guida:
Cosa è l’inquinamento indoor
Negli ultimi anni l’inquinamento indoor ha assunto una importanza fondamentale soprattutto a causa del fatto che trascorriamo la maggior parte del nostro tempo in ambienti chiusi.
Durante i giorni lavorativi il nostro solito itinerario spesso è: casa-automobile-ufficio-automobile-casa.
Nel fine settimana al massimo aggiungiamo il cinema, la pizzeria o il centro commerciale. Tutti luoghi al chiuso.
Se a questa constatazione aggiungiamo la falsa credenza che l’aria indoor è più pulita di quella esterna ne consegue che siamo costantemente esposti ad agenti inquinanti ma soprattutto non sappiamo di esserlo.
I motivi per cui l’aria all’interno delle nostre case è spesso più inquinata di quella esterna sono vari:
L’anidride carbonica fino a concentrazioni inferiori al 5% non è tossica ma concentrazioni superiori è letale perché impedisce all’ossigeno di legarsi all’emoglobina, ed è usata per monitorare la qualità dell’aria indoor partendo dal presupposto che insieme all’anidride carbonica si accumulano molti altri inquinanti chimici ben più pericolosi e difficili da monitorare.
La ventilazione inoltre abbassa la quantità di vapore acqueo, altro prodotto del nostro metabolismo e delle nostre normali attività quotidiane, che di per sé non è pericoloso però può causare la crescita di muffe e batteri che diminuiscono notevolmente la qualità dell’aria che respiriamo soprattutto per i soggetti allergici.
Per poter usare il ricambio d’aria con l’esterno come strumento di riduzione dell’inquinamento indoor dobbiamo però prima accertarci che l’inquinamento outdoor sia più basso di quello interno: una questione di matematica. Per fare questo dobbiamo analizzare il luogo dove viviamo e capirne le caratteristiche ambientali: ad esempio se viviamo circondati da un ambiente salubre non c’è bisogno di adottare particolari precauzioni, invece se abitiamo in città o in luoghi inquinati e le campagne non sono escluse se nelle vicinanze ci sono coltivazioni intensive dove si fa uso di prodotti fitosanitari es. insetticidi, pesticidi, concimi e diserbanti, dobbiamo capire quando l’inquinamento esterno è più basso e quindi aprire le finestre.
Generalmente le ore centrali del giorno sono quelle in cui c’è una concentrazione più bassa di polveri sottili e di altri inquinanti. Altre osservazioni che possiamo fare riguarda il vento, se soffia dalla direzione della sorgente inquinante non apriamo le finestre (come nel caso della tramontana che a Taranto porta le polveri dell’acciaieria ILVA verso il quartiere Tamburi), mentre dopo la pioggia l’aria è più pulita perché l’acqua ha lavato via le polveri sottili.
Altro fattore che ostacola la dispersione delle polveri sottili nell’aria è l’alta pressione (soprattutto nei giorni invernali con nebbie e foschie al mattino) o conformazioni del territorio che favoriscono il ristagno di aria (es. Pianura Padana).
Per aiutarci a capire il livello di inquinamento dell’aria possiamo utilizzare i monitor AirVisual PRO e AirVisual Outdoor, le centraline IQAir da interno ed esterno per monitorare il livello di polveri sottili e di CO2.
In sintesi: arieggiare gli ambienti in cui viviamo è fondamentale ma va fatto con intelligenza e cognizione di causa.
Quali sono le fonti inquinanti nella nostra casa
La presenza di fonti inquinanti nelle nostre case è insidiosa perché molti materiali contengono sostanze pericolose, la lista dei materiali incriminati è molto lunga, vediamone alcune:
Quello che possiamo fare per limitare i livelli di inquinamento causate dalle sostanze chimiche è non utilizzare prodotti e materiali che li contengono, leggiamo con attenzione i foglietti illustrativi dei prodotti, sostituiamo i prodotti incriminati con altri a minore impatto ambientale, ne gioverà l’ambiente e soprattutto noi stessi. Altra precauzione consiste nell’usare tali prodotti nelle giuste dosi, ne gioverà anche il portafoglio.
Molte attività che normalmente facciamo nascondono un risvolto inquinante, anche quelle che pensiamo possano avere un effetto positivo, come abbiamo visto prima con un abuso di detersivi che invece di pulire la nostra casa la riempiono di sostanze chimiche.
Possiamo fare un riepilogo di attività potenzialmente inquinanti:
L’inquinamento nelle nostre auto
Dati ancora più allarmanti li otteniamo se analizziamo l’aria all’interno dell’abitacolo dell’automobile in cui trascorriamo almeno 1-2 ore al giorno, questo a causa del fatto che l’abitacolo è molto piccolo per cui si satura con più facilità e al fatto che l’auto si trova immersa costantemente in un ambiente molto inquinato quale il traffico cittadino.
Le sostanze inquinanti in auto sono principalmente quelle tipiche della combustione degli idrocarburi: polveri sottili, COV, CO, CO2, NO, NO2, benzene…
Anche in auto però possiamo difenderci in alcuni semplici modi:
• innanzitutto non fumiamo in auto, un ambiente così piccolo diventerà immediatamente una camera a gas, e rimarrà tale per molto tempo a causa del fumo passivo secondario e terziario.
• Teniamo sempre puliti e igienizzati i filtri antipolline dell’abitacolo, eviteremo l’accumulo di polveri grossolane e pollini ed impediremo ai vari microrganismi di proliferare, questo filtro purtroppo però non è in grado di proteggerci contro le polveri sottili e i vari inquinanti gassosi.
• Nel traffico teniamo l’aria in modalità ricircolo per impedire di far entrare smog ma appena possibile facciamo arieggiare l’abitacolo, infatti in generale è sempre meglio far arieggiare il più possibile l’interno per evitare l’accumulo in un ambiente così piccolo.
• Quando facciamo rifornimento teniamo i finestrini chiusi per evitare di far entrare i vapori della benzina che contengono molte sostanze tossiche e cancerogene.
• Tendiamo a privilegiare il trasporto pubblico, a piedi o in bicicletta per limitare il traffico e lo smog.
Tutte queste accortezze però sono un’arma poco efficace che ci consente solo di diminuire i livelli degli agenti inquinanti, la soluzione definitiva è quella di avere un purificatore da viaggio che collegandosi alla presa a 12v dell’auto ci possa accompagnare nei nostri spostamenti.
L’inquinamento negli ambienti di lavoro
Discorso a parte è quello che dobbiamo fare per gli ambienti di lavoro, infatti gli inquinanti sono specifici a seconda dell’attività lavorativa e dell’ambiente in cui operiamo, inoltre la qualità dell’aria indoor nei luoghi di lavoro è regolata da una specifica normativa che comprende in generale la sicurezza sui luoghi di lavoro.
Uffici
e locali tecnici
Per esempio negli uffici, che sembrerebbero a prima vista un luogo sicuro, possiamo trovare elevate concentrazioni di polveri sottili e in presenza di stampanti e fotocopiatrici si accumulano COV e polvere di toner, per cui è buona norma posizionarle in luoghi isolati il più possibile lontano dalle persone. Inoltre, come per le abitazioni, gli impianti di condizionamento vanno tenuti sempre puliti altrimenti diventano un covo di muffe ed allergeni. La soluzione ideale è quella di purificare l’aria ma qualora non fosse possibile purificare l’aria di tutti gli ambienti perché troppo grandi, è possibile posizionare sulla propria scrivania un purificatore d’aria personale che crei intorno a noi una zona di comfort e sicurezza.
Saloni di bellezza,
parrucchieri, lavanderie
Molti altri luoghi di lavoro sono invece soggetti alla presenza molto elevata di inquinanti gassosi, quali ad esempio saloni di bellezza, parrucchieri, lavanderie e tutti quei luoghi dove si fanno uso di sostanze chimiche, per cui è necessario avere un ricambio di aria sempre molto efficiente e dotarsi di un purificatore specifico per sostanze pericolose gassose.
Studi
dentistici
Una esigenza specifica è quella degli studi dentistici, dove c’è la necessità di proteggere sia gli operatori che i pazienti da possibili contaminazioni biologiche (batteri e virus), chimiche (vapori di mercurio, disinfettanti chimici) o di particolato (polveri da abrasione e trapanazione).
Ospedali, laboratori,
camere bianche
Altri ambienti particolarmente sensibili agli inquinanti biologici sono gli ospedali, camere di isolamento, laboratori di ricerca e camere bianche. Nei primi due casi è necessaria una protezione delle persone, operatori o pazienti, dalle contaminazioni biologiche tipiche di ambienti con presenza di agenti patogeni. Negli ultimi due casi è necessaria una protezione dei prodotti da parte degli inquinanti che possono entrare dall’esterno per garantire la sterilità o la purezza del prodotto finale. In entrambi le configurazioni i purificatori professionali sono in grado di purificare l’aria e renderla adeguata agli standard richiesti.
Dopo questa carrellata di notizie allarmanti potremmo pensare che l’unica soluzione sia andare ad abitare in Himalaya, ma ce ne sono anche di più semplici ed economiche.
La Controlsecurity Ambiente, offre una serie completa di prodotti per monitorare e migliorare la qualità dell’aria che respiriamo in moltissimi tipi di ambienti: domestici, lavorativi, ospedalieri, professionali, auto…
Come intervenire
Il primo passo che possiamo fare è verificare lo stato dell’aria della nostra casa, utilizzando due semplici strumenti:
AirVisual Pro o il Air Visual Outdoor.
L’AirVisual Pro è in grado di monitorare le polveri sottili (PM 2,5) e la concentrazione di anidride carbonica così basta guardare il display per capire se dobbiamo aprire le finestre per arieggiare casa oppure chiuderle perché l’aria esterna è più inquinata e quindi accendere il purificatore, inoltre è gestibile in remoto dallo smartphone con una App.
L’AirVisual Pro è adatto a tutti gli ambienti indoor (case, scuole, luoghi pubblici…) ma anche ambienti outdoor per cui se siamo lontani da una centralina dell’ARPA possiamo averne una tutta nostra.
AirVisual Outdoor è stato progettato per misurare l’inquinamento atmosferico esterno dovuto al traffico e all’industria, agli incendi agricoli e ad altre fonti di inquinamento atmosferico da particolato.
Il dispositivo compatto e resistente alle intemperie consente di misurare con precisione l’inquinamento da particelle nell’aria in prossimità di abitazioni, scuole, aziende e istituzioni. In combinazione con l’AirVisual Pro di IQAir, l’AirVisual Outdoor consente anche un confronto diretto tra la qualità dell’aria interna misurata dall’AVP e la qualità dell’aria esterna misurata dall’AVO in tempo reale. I dati esterni possono anche essere visualizzati uno a fianco all’altro sul display a colori a LED del monitor AirVisual Pro.
Il passo successivo dopo la verifica di una eventuale aria inquinata negli ambienti in cui viviamo è quello di purificarla.
Le soluzioni sono due:
Studi scientifici mostrano che questi due approcci sono in grado ridurre la quantità di agenti inquinanti, ma l’approccio più efficace è quello combinato, cioè arieggiare gli ambienti (per evitare l’accumulo di sostanze inquinanti e per ricambiare l’ossigeno con l’anidride carbonica) e filtrare l’aria interna per eliminare gli inquinanti residui.
La Controlsecurity Ambiente ha in catalogo purificatori per tutti gli ambienti:
Dall’ufficio alla casa e anche portatili per l’auto o in viaggio
Depuratore da viaggio per auto
Atem CarDepuratore da tavolo, flusso d'aria personale
Atem DeskPer tutti gli ambienti domestici di diverse dimensioni
L’Universale potente adatto per qualsiasi problematica e criticità
HealthPro 250 (New Edition)Depuratore potente e silenzioso per grandi ambienti
Atem XCombinare i due strumenti per monitorare l’aria e purificarla è l’ultimo passo che ci consente di avere sempre un livello ottimale di aria pulita, per cui possiamo accendere il purificatore quando è necessario con un risparmio economico nell’uso dei filtri o di modularne la potenza in base a quanto è realmente alto l’inquinamento.
I livelli delle sostanze inquinanti o degli allergeni non sono un problema solo per i soggetti allergici o affetti da MSC (Sindrome da multi-sensibilità chimica) anche se loro sono i primi a manifestare delle patologie. L’inquinamento è dannoso anche per i soggetti sani che non hanno segni clinici perché per la maggior parte delle sostanze inquinanti non c’è una dose soglia al disotto della quale siamo tranquilli, la probabilità di sviluppare una patologia è direttamente proporzionale ai livelli di inquinamento per cui più noi siamo in grado di abbassarla più siamo protetti per il futuro.
Alla famosa frase “siamo quello che mangiamo” possiamo aggiungere anche che “siamo quello che respiriamo”.
Considerare l’inquinamento come un fattore importante nelle scelte sulla gestione quotidiana è un investimento per la nostra salute che ci ripagheremo negli anni sia in termini di benessere sia in termini economici perché iniziare subito a migliorare la qualità dell’aria che respiriamo è una scelta che possiamo fare oggi prima che domani diventi una necessità.